Impeachment di Bill Clinton

Il procedimento del Senato degli USA durante il processo a Bill Clinton nel 1999 presieduto da William Rehnquist.

Il processo di impeachment a Bill Clinton, 42º presidente degli Stati Uniti, venne iniziato dalla Camera dei Rappresentanti il 19 dicembre 1998 con due imputazioni: spergiuro e ostruzione di giustizia. Queste imputazioni sono derivate da una denuncia della giornalista Paula Jones per molestie sessuali. Clinton fu assolto per questi capi d'imputazione dal Senato il 12 febbraio 1999. Altre due imputazioni (un secondo spergiuro e l'accusa di abuso di potere) non arrivarono al Senato.

Il procuratore indipendente Ken Starr mandò la documentazione al Comitato Giudiziario della Camera. Il procuratore generale David Schippers e il suo team verificarono le prove e determinarono che ci fosse sufficiente materiale per avviare la procedura d'impeachment. Il risultato furono 4 imputazioni che vennero presentate alla Camera dei Rappresentanti; solo due di esse passarono facendo di Clinton il secondo presidente sottoposto a processo, dopo Andrew Johnson nel 1868, e il terzo contro il quale tutte le imputazioni furono portate davanti all'intera Camera.

Il processo al Senato iniziò dopo la costituzione del 106º Congresso dove il Partito Repubblicano iniziò con 55 senatori mentre il Partito Democratico iniziò con 45. Per rimuovere dal suo incarico il presidente si richiese una maggioranza equivalente a 2/3 del Congresso (67 senatori). 50 Senatori votarono per rimuovere Clinton per ostruzione di giustizia, 45 votarono per rimuoverlo per lo spergiuro; nessun senatore appartenente al suo partito (Partito Democratico) votò per rimuoverlo. Clinton, come Johnson un secolo prima, venne assolto da tutte le imputazioni.


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